Che tipo di escursionista sei? Da tenda, da bivacco o rifugio?
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Che tipo di escursionista sei? Da tenda, da bivacco o rifugio?

L’idea di passare una notte in montagna è spesso associata a quella di un cielo stellato e del silenzio assoluto. Molti lo fanno per scappare dalla routine e dal traffico cittadino, per cercare un po’ di tranquillità oppure per spezzare l’avvicinamento ad una via alpinistica. Quel che è certo è che dormire in montagna ha in sé un certo fascino e un senso di avventura. Ma hai mai davvero pensato ai vari modi di dormire in montagna, a quali sono i pro e i contro e a cosa c’è da sapere per prepararsi al meglio? Vediamolo insieme!

 

Rifugio:

 

La storia dei rifugi sulle Alpi è antica: inizialmente vennero costruite alcune strutture lungo le principali strade commerciali che attraversavano le Alpi, per permettere ai commercianti di fermarsi e riposare. Poi i pastori cominciarono a costruire capanne in prossimità dei pascoli alpini da poter usare durante la transumanza. E infine, a partire dal 1800, i rifugi hanno acquisito la funzione che hanno mantenuto fino ad oggi, ovvero quella dì punto d’appoggio per alpinisti ed escursionisti.

Ecco 7 tra i rifugi più belli d’Italia : 

Passiamo da un bivacco al massimo comfort possibile in quota. L’Alpina Dolomites Lodge è un moderno hotel a 5 stelle a due passi dalle piste da sci dell’Alpe di Siusi

Una delle costruzioni più futuristiche realizzate in quota in Italia, il Rifugio Piz Boè Alpine Lounge è situato a monte della cabinovia Boè a 2.190 metri sul livello del mare.

  • Rifugio Mollino (Valle d’Aosta)

Il Rifugio Mollino nasce sul progetto della Casa Capriata di Carlo Mollino ed è realizzato rispettando il progetto dell’architetto torinese. Il rifugio ha una struttura triangolare che si ispira alla forma di una montagna, è sospeso e sostenibile e poggia su un basamento come le tipiche abitazioni walser locali. Si raggiunge a piedi, con gli sci o con la seggiovia in località Gressoney Saint-Jean. Inaugurato recentemente si trova a quota 2.020 m sul livello del mare ed è stato costruito sull’antica Grande via dei Walser.

Il rifugio è stato costruito sopra il ghiacciaio del Dôme, ai piedi dell’Aguilles Grises a quota 3.071 m si affaccia sulla Val Veny e su Courmayeur. Aperto nel 2011 ha sostituito l’antica baita in legno risalente al 1891. Apre da giugno ad agosto e ha 50 posti letto, se volete tentare la vostra ascesa al Monte Bianco questa estate vi consigliamo di prenotare per tempo…

Non si può non visitare una volta nella vita, il rifugio più alto d’Italia ma anche d’Europa. Situato a quota 4.554 m sul livello del mare, sulla Punta Gnifetti nel massiccio del Monte Rosa. Non è solo un rifugio ma è anche un importante osservatorio meteorologico. Questa struttura è dotata di camere con letti a castello per un totale di 70 posti complessivi, bar e ristorante, qui non si viene per il comfort, ma per tutto il resto. Deve il suo nome, evidentemente, alla Regina Margherita che lo inaugurò nel 1893. La capanna originale è stata demolita nel 1979 e sostituita dall’attuale costruzione nel 1980.

 

Il bivacco:

 

I bivacchi sono strutture incustodite, che si trovano in punti remoti delle Alpi e sono quasi sempre raggiungibili solo a piedi. A differenza dei rifugi, i bivacchi non offrono un servizio di ristorazione e non hanno servizi igienici. Non troveremo nessuno ad accoglierci: i bivacchi, infatti, sono sempre aperti per chiunque abbia bisogno di riparo o decida di passarci la notte. Sono strutture molto semplici, a volte in muratura ma più spesso in legno o lamiera. Dispongono di brandine o tavole di legno su cui dormire, e non hanno il riscaldamento.

2 famosi bivacchi in Italia sono:

La notte in bivacco è decisamente più spartana rispetto a quella in rifugio e richiede una preparazione differente. Bisogna portare con sé il sacco a pelo o un materassino gonfiabile per dormire ed anche qualcosa da mangiare. Spesso è presente una stufa ed è buona norma portare un po’ di legna da lasciare per chi userà il bivacco dopo di noi.

Quando si pianifica di passare una notte in bivacco, è bene tenere a mente che potrebbero esserci anche altre persone. Un posto per dormire non si nega a nessuno, specialmente in montagna!

 

La tenda

 

Ed eccoci arrivati alla tenda. Sono sicuramente di meno le persone, che scelgono questo modo di dormire in montagna, sebbene la sua popolarità sia aumentata negli ultimi anni. Il bello della tenda è che si ha la totale libertà di decidere dove fermarsi, a seconda del percorso che stiamo affrontando. Attenzione però, in alcune aree piantare la tenda è proibito, in altre invece è permesso solo dal tramonto all’alba, quindi è bene informarsi prima di partire.

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